Cronaca

Sciopero generale, scontro governo-sindacati: chi si potrebbe fermare il 17 novembre

La commissione di garanzia: "Così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato". Uil Trasporti: "Intenzionati ad andare avanti con questa protesta"

Una manifestazione dello scorso dicembre

Lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil che scatterà da venerdì 17 novembre prossimo contro la manovra fa salire la tensione fra sindacati e governo. Secondo la Commissione di garanzia, che ha incontrato oggi i sindacati, "lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell'applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici". Anche per questo non è ancora chiaro quale sarà l'impatto sui trasporti pubblici e su altri settori a Palermo.

Uil Trasporti: "Andiamo avanti"

"Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare l'autorità garante degli scioperi ed è per questo motivo che la Uiltrasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste". Così il segretario generale della Uilt, Claudio Tarlazzi: "Il diritto allo sciopero va preservato e difeso e non capiamo come mai ad essere fermati siano solo gli scioperi indetti dalle organizzazioni confederali, mentre per i quattro scioperi proclamati nei mesi scorsi dai sindacati autonomi non sia intervenuto nessuno".

Presidio sotto la sede dell'Ars

A Palermo a partire dalle 9.30 si svolgerà un presidio sotto la sede dell’Ars, in piazza del Parlamento. A incrociare le braccia saranno per l'intera giornata tutti i settori delle due sigle sindacali che afferiscono a sanità pubblica e privata, enti locali, funzioni centrali, enti pubblici non economici, agenzie fiscali, comparto regionali, igiene ambientale e terzo settore. Durante la manifestazione verrà data la parola ai lavoratori, che racconteranno vissuto e punti di vista dei diversi ambiti e luoghi di lavoro. Chiuderanno i segretari generali di Cgil Sicilia Alfio Mannino e Uil Sicilia  Luisella Lionti.  

"Saremo sotto l’Assemblea regionale siciliana – dichiarano il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, il segretario generale Uil Fpl Palermo e Sicilia Totò Sampino, e il segretario generale Uil Pa Palermo e Sicilia Alfonso Farruggia - perché una delle principali motivazioni della protesta è il tema dell’autonomia differenziata, che con forza abbiamo contrastato in questi mesi. E scendiamo in piazza per sensibilizzare la politica siciliana a intervenire nei confronti del governo nazionale sui problemi che affliggono i diversi comparti in Sicilia".

Le altre richieste principali delle due sigle sindacali: maggiori risorse per i Ccnl pubblici e per la sanità pubblica, per garantire servizi pubblici efficienti. "Sono necessarie maggiori risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, quanto stanziato dal governo è lontanissimo dal recupero dell’inflazione a due cifre degli ultimi anni, con una perdita del potere d’acquisto del 17 per cento. Di fatto i dipendenti pubblici ci rimettono – aggiungono Cammuca, Sampino e Farruggia - Chiediamo risposte per la stabilizzazione dei precari del settore pubblico, dagli enti locali, alla sanità alle funzioni centrali. Mentre gli enti locali sono già al collasso, questa manovra prevede un taglio a livello nazionale di 600 milioni di euro. Nei nostri comuni ci sono ancora migliaia di lavoratori part time, a rischio ancora una volta è il turn over del personale".

Dal punto di vista previdenziale, secondo i segretari di Fp Cgil e Uil Fpl e Uil Pa il governo è riuscito nel miracolo di peggiorare la legge Fornero:  "Quota 103, che con la finestra di 9 mesi diventa quota 103 e tre quarti, è una vera e propria beffa per i lavoratori pubblici così come è vergognoso che con il ricalcolo contributivo l’assegno pensionistico venga tagliato fino al 20 per cento". Tornando alla sanità, Cgil e Uil denunciano l’insufficienza delle attuali dotazioni organiche nelle strutture sanitarie.

I settori interessati

Lo sciopero generale, per come è stato indetto dai sindacati, dovrebbe durare 24 ore e riguardare tutti i settori pubblici e privati, a partire da quelli più interessati dalle misure inserite nella legge di Bilancio, ossia scuola, università, sanità e trasporti. Alcuni di questi settori, però, potrebbero dover rinunciare allo sciopero o ridurre l'orario. 

La Commissione di garanzia, prima dell'incontro di oggi, ha chiesto ai sindacati di escludere i settori dei trasporto aereo e dell'igiene ambientale. Ha inoltre chiesto di "rimodulare" quello previsto per i vigili del fuoco e il trasporto pubblico locale e ferroviario, riducendone gli orari. In alternativa, la Commissione invita le sigle sindacali coinvolte a riformulare la proclamazione dello sciopero, oltreché a vigilare sulla corretta adesione allo sciopero nazionale nei diversi territori. Nella delibera la Commissione spiega la decisione alla luce del mancato rispetto delle regole della 'rarefazione oggettiva', essendo previsti altri scioperi. Un problema potrebbe porsi per il trasporto aereo dal momento che nella stessa giornata è proclamato uno sciopero della sigla sindacale Flai Trasporti.

Per i sindacati lo sciopero "è legittimo"

Secondo la Cgil, però, lo sciopero è legittimo così come è stato proclamato. "È uno sciopero generale a cui si applicano le normative dello sciopero generale", puntualizza Stefano Malorgio, segretario generale della Filt, la federazione dei trasporti della Cgil. "Lo abbiamo proclamato legittimamente - afferma - ed è assolutamente consentito se si rispettano i servizi minimi e le fasce di garanzia. Lo stesso ministro Salvini, da settembre a oggi, ha consentito ben tre scioperi di 24 ore nei trasporti e nel corso dell'anno sette scioperi generali, proclamati da sigle non confederali e quindi di limitata rappresentanza generale nel mondo del lavoro, tutti di 24 ore e regolarmente effettuati", conclude. 


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