Cronaca

Zona industriale, l'appello dei sindacati: "La Regione deve risposte anche ai lavoratori”

I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono di essere coinvolti nelle scelte che riguardano la sicurezza, la viabilità e il decoro della Zona industriale

In foto Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci

"Qualcuno alla Regione sembra ignorare che la Zona industriale di Catania esiste e produce grazie a migliaia di lavoratori e lavoratrici, ovviamente insieme con le imprese. Lascia allibiti, infatti, come un comunicato stampa ufficiale abbia per titolo un virgolettato dell’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, in cui il rappresentante del Governo siciliano promette solennemente di dare risposte agli imprenditori. Ai soli imprenditori. Non a caso, le uniche parti sociali invitate ieri dall’assessore all’incontro con il sindaco di Catania, il commissario Irsap e il segretario generale dell’Autorità di Bacino per la Sicilia per discutere della Zona industriale".

Lo scrivono i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Catania Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci. "Ci auguriamo voglia intervenire il presidente Renato Schifani - aggiungono - per smentire l’idea che chi lavora non merita di essere coinvolto nelle scelte che riguardano la sicurezza, la viabilità e il decoro della Zona industriale con relativa spesa di ingenti somme. Spiace altresì se sono stati poco graditi i nostri tanti, troppi, solleciti per risollevare l’Area dal degrado e dall’abbandono in cui versa, per salvare il nostro territorio da impegni solenni e inspiegabili rinvii. Salvare Catania dal declino – dicono ancora – passa anche da presente e futuro della Zona industriale, quindi non possiamo tacere. Ciò vale, a maggiore ragione, se parliamo di un agglomerato che per le sue disastrate condizioni rappresenta una costante, quotidiana, minaccia per la sicurezza di lavoratrici e lavoratori, oltre che un deterrente per nuovi e vecchi investitori. Siamo quindi ben lieti della notizia di una previsione di spesa per oltre 11 milioni di euro che si aggiungono ai fondi impegnati dal Comune di Catania, ma sarebbe utile che anche la Regione come già fatto dall’ente locale trovi spazio e tempo per discutere di criticità e soluzioni sulla Zona industriale. In attesa di riscontro, ad ogni modo, noi continueremo a mantenere la massima attenzione affinché le opere vengano realizzate presto e bene, affinché non venga perduto neppure un euro". "Solo dalla stampa - concludono - abbiamo appreso non solo del vertice sulla Zona industriale ma anche della visita della Commissione parlamentare di inchiesta sulla sicurezza delle periferie e della recente riunione sulla Mobilità sostenibile voluta dalla Commissione consiliare Urbanistica alla presenza di alcuni esperti. Ribadiamo alle istituzioni politiche la nostra disponibilità al confronto di proposte, idee e piani di sviluppo perché questo è interesse dei catanesi. Qualcuno, però, non crede al confronto. Chi ascolta soltanto le proprie ragioni, sbaglia sempre. Libero di farlo, però".


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