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Tisane drenanti: a cosa servono e quando funzionano

Alcune indicazioni che provengono dagli esperti del settore riguardo l'utilizzo delle tisane nel nostro regime alimentare

Quando ci sentiamo gonfi, appesantiti, con la pelle opaca o con qualche brufolo la prima idea che viene in mente è una tisana drenante (che però da sola non può fare miracoli).

Gli esperti però oramai sono concordi nell'affermare che la tisana non è un piacere da gustare quando fuori nevica. Quelle drenanti in particolar modo devono essere consumate in modo regolare ogni stragione, modificando il mix di piante ed erbe a seconda delle temperature ed a seconda del risultato che si vuole ottenere.

La tisana drenante aiuta gli organi 'spazzini' del nostro organismo (fegato, reni, pelle, polmoni) a fare ancora meglio il loro lavoro. La bardana per esempio è uno dei capisaldi della depurazione insieme al cardo mariano, che lavora su pelle, fegato ed anche polmoni. Per avere una funzione anche diuretica bisogna aggiungere il tarassaco (che aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso) ed il carciofo. 

E per rendere meno pesanti i reni (che spesso lo sono a causa della nostra alimentazione) è necessario aggiungere piante con spiccata azione drenante a livello renale come pilosella, betulla, anice e finocchio (questi ultimi utili anche per disturbi intestinali o per favorire la digestione).

Come in tutte le cose c'è da sottolineare la necessità di non esagerare con il detox. Capita sovente che ragazze troppo giovani che sono in forma ma che non si ritengono tali utilizzino troppi prodotti drenanti creando l'effetto opposto nell'organismo, che non starà meglio ma peggio (ci si sentirà stanchi o giù di tono e si potrebbe andare incontro anche a problemi ai reni o ad altri organi).